Rimango qui ferma.
Potrei alzarmi, accendere la tv, leggere un libro, fare altro per rilassarmi.
..e invece rimango qui, immobile, perché ti sei addormentato tra le mie braccia.
Hai mangiato il lattino e ora dormi.
Sento solo Tris che russa, urla di bambini che giocano nel parco sotto casa e sento il tuo respiro.
Potrei sistemare i panni, ma preferisco godermi ogni istante con te.
Potrei fare mille cose, ma preferisco stare qui.
Stamattina mi sono svegliata ed ero mamma, ti ho cambiato la tutina ed ero mamma, mamma in ogni momento. Sono mamma la sera e lo sono la notte quando piangendo cerchi il mio seno.
Mattia ti amo, questo è quanto.
Mi sono concessa 5 minuti per raccontare. Ora spengo il cellulare e ascolto te.
Buona notte
lunedì 22 giugno 2015
lunedì 8 giugno 2015
NINA E FLORA – “Ehi ciao, ma eri tu?”
Parte terza
Nina aspettò
paziente, sapeva che ci sarebbe voluto del tempo. Improvvisamente sentì dei
movimenti: “Devo resistere, devo resistere, non devo girarmi, rimarrò qui a
giocare con l’erba”.
Ecco dei
passi in avvicinamento, lenti, insicuri, ma curiosi.
Nina era
sempre più nervosa, sentì quei passetti sempre più vicini. Dei pezzetti di pane
erano finiti un po’ più lontano e sentì mangiucchiare. Poi dietro, di fianco e
finalmente vide spuntare un musino marroncino.
Alta la metà
di Nina, pelo ispido, tutta marroncina, con la coda di mille colori: un CANE.
Una cagnolina
per essere precisi, snella, occhi tondi tondi, insicura e guardinga.
Nina preferì
non toccarla, lasciò finire il pane stando ferma, immobile.
Bimba saggia
Nina, non voleva spaventarla, non voleva turbarla. In fin dei conti.. era la
prima volta che si incontravano!
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