Parte terza
Nina aspettò
paziente, sapeva che ci sarebbe voluto del tempo. Improvvisamente sentì dei
movimenti: “Devo resistere, devo resistere, non devo girarmi, rimarrò qui a
giocare con l’erba”.
Ecco dei
passi in avvicinamento, lenti, insicuri, ma curiosi.
Nina era
sempre più nervosa, sentì quei passetti sempre più vicini. Dei pezzetti di pane
erano finiti un po’ più lontano e sentì mangiucchiare. Poi dietro, di fianco e
finalmente vide spuntare un musino marroncino.
Alta la metà
di Nina, pelo ispido, tutta marroncina, con la coda di mille colori: un CANE.
Una cagnolina
per essere precisi, snella, occhi tondi tondi, insicura e guardinga.
Nina preferì
non toccarla, lasciò finire il pane stando ferma, immobile.
Bimba saggia
Nina, non voleva spaventarla, non voleva turbarla. In fin dei conti.. era la
prima volta che si incontravano!
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