lunedì 8 giugno 2015

NINA E FLORA – “Ehi ciao, ma eri tu?”

Parte terza
Nina aspettò paziente, sapeva che ci sarebbe voluto del tempo. Improvvisamente sentì dei movimenti: “Devo resistere, devo resistere, non devo girarmi, rimarrò qui a giocare con l’erba”.
Ecco dei passi in avvicinamento, lenti, insicuri, ma curiosi.
Nina era sempre più nervosa, sentì quei passetti sempre più vicini. Dei pezzetti di pane erano finiti un po’ più lontano e sentì mangiucchiare. Poi dietro, di fianco e finalmente vide spuntare un musino marroncino.
Alta la metà di Nina, pelo ispido, tutta marroncina, con la coda di mille colori: un CANE.
Una cagnolina per essere precisi, snella, occhi tondi tondi, insicura e guardinga.
Nina preferì non toccarla, lasciò finire il pane stando ferma, immobile.

Bimba saggia Nina, non voleva spaventarla, non voleva turbarla. In fin dei conti.. era la prima volta che si incontravano!

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